Nel 1925 viene consegnata la prima vera autopompa di Crema, come molti mezzi simili dell’epoca aveva un carro appendice che trasportava la pompa per estinguere gli incendi.
Davanti alla Caserma di Cremona fa bella mostra di se il tipico assetto delle autopompe tra gli anni ’10 e ’30, con le panche per i pompieri affiancate e sopraelevate rispetto al telaio.
I pompieri viaggiano schiena a schiena cercando di sorreggersi alla meglio.
Alla nascita del Corpo Nazionale molti mezzi usati dai comuni avevano una doppia funzione, come questa autoinnaffiatrice usata anche per bagnare le strade non asfaltate. Avendo un grande serbatoio era utilizzata dai Civici Pompieri per estinguere gli incendi.
Questi mezzi venivano principalemente usati per trasportare i vigili nei luoghi dei sinistri, le piccole dimensioni permettevano di aggirare facilmente gli ostacoli e le macerie.
Come molti altri Comandi per poter garantire la comunicazione tra distaccamenti erano organizzati servizi di staffetta con le motociclette, che molto spesso dovevano affrontare anche la furia dei bombardamenti per consegnare messaggi di vitale importanza.
Questo piccolo mezzo racchiudeva nella sua furgonatura una pompa da incendio abbastanza grande da soddisfare l’esigenze dei pompieri chiamati ad operare tra gli spazi ridotti delle macerie dei bombardamenti.
Dopo un grave incidente l’autopompa di Crema è stata ammodernata con le caratteristiche degli autocarri antincendio dell’epoca, le panche affiancate hanno lasciato il posto per le panche all’interno della carrozzeria
Molte auto civili venivano modificate dai carrozzieri locali per essere utilizzate dal neonato Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Prima Autopompa Serbatoio con cabina di guida avanzata. Era uno dei mezzi più utilizzati nei comandi di media importanza e molto amata dal personale. Entrata in servizio nel 1941 vi è rimasta fino agli anni ’60
Nel caos del dopoguerra molti mezzi alleati sono stati lasciati al Corpo per sopperire ai mezzi sequestrati dalle truppe germaniche in ritirata.